1. Allegro

Dipinto del celebre genio della musica Johan Sebastian Bach. Egli è vestito con un elegante casacca blu dai bottoni argentati, porta uno dei tipici parrucchini che si usavano indossare in quell'epoca. Nella sua mano destra si intravede uno spartito musicale.

Questo allegro, insolitamente esteso – 427 misure – ma simmetricamente costruito su una struttura formale concentrica del tipo A-B-C-B’-A.
Nell’ampio ed articolato ritornello iniziale (A), ripetuto testualmente a conclusione del movimento, il materiale tematico è esposto principalmente dagli strumenti solisti, mentre l’orchestra si limita ora a scandire le battute con semplici accordi, ora ad unirsi al concertino rafforzandone la sonorità.
Nelle sezioni successive (B e B’) aumenta il ruolo solistico del violino, culminante nell’esteso passaggio di biscrome (C) posto al centro del brano, quasi che il vertice dell’impegno virtuosistico coincidesse con quello formale in un’immaginaria struttura a piramide.
Le solide geometrie sulle quali si basa l’intero movimento si stemperano però nella morbidezza sonora della coppia di flauti e nel carattere disteso ed avvolgente dell’invenzione tematica, sottolineato dalla giocosità di un ritmo ternario piuttosto insolito per il primo tempo di un concerto.

Dalla Guida all’ascolto redatta da Carlo Carnevali

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