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Digressione Personale

Frammenti di memoria

Immagine di un bambino addormentato con il capo appoggiato sulla testa di un cavallo disteso

Il contenuto delle righe che seguiranno esula dagli argomenti ai quali questo spazio è solitamente riservato; mi prendo la libertà, per un momento, di sospendere il flusso del tempo poiché avverto l’urgenza interiore di svolgere una breve riflessione riguardante un recente avvenimento il quale ha sconvolto l’esistenza di molte persone a me care rendendo, in tal modo, pubblico ciò che – forse – dovrebbe rimanere privato, intimo e nascosto.

Dedichiamo questi scarni pensieri a Lara e Sergio.

Ciao Simone,
quando ripensiamo a te, il nostro ricordo va a una assolata mattina di più di dieci anni or sono.

Poco più che un bambino, tu montavi a pelo il tuo piccolo, nuovo destriero; lui però, non ancora troppo avvezzo ai rapporti con gli umani, ad un certo punto scartò bruscamente disarcionandoti e dissolvendosi velocemente – come nel più classico dei fumetti – in una nube di polvere.

Ti vedemmo rialzare gettando il cuore oltre l’ostacolo e, senza preoccuparti troppo dell’umiliazione patita, metterti all’inseguimento del cavallino per ristabilire le gerarchie e l’ordine delle cose nell’arco di qualche breve istante.

Ti abbiamo osservato nel corso degli anni cavalcare – sempre anticipando i tempi – strumenti meccanici di ogni genere: grandi trattori e gigantesche trebbiatrici con le quali, come un eroe di altri tempi, soggiogavi campi e pianure.

Non possiamo sapere cosa possa essere accaduto, in questo ultimo periodo, di così grave e irreparabile, al punto da non concederti un’alternativa rispetto alla scelta estrema e definitiva che hai deciso di perseguire.

Non possiamo neppure immaginare cosa possa recidere in maniera così perentoria, categorica e senza appello i sogni e le speranze di un ragazzo di soli ventiquattro anni.

Non abbiamo la minima idea del perché, come quella mattina, tu non abbia avuto la forza di rialzarti e di risalire agilmente sul dorso dei tuoi sogni per continuare a cavalcarli con l’audacia che ti distingueva dagli altri.

Alla tua mamma e al tuo papà, a tutti coloro che ti hanno amato, noi possiamo dedicare solamente questo piccolo – forse insignificante – frammento di memoria.

Attoniti, con il cuore spezzato, ci sforziamo di credere che Dio, Sole più del sole, Luce più della luce, ti riempirà di tutto quell’Amore che è più di ogni amore e che, per qualche insondabile ragione, non ti è stato possibile trovare fra noi.

Ti vogliamo bene:

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Anna & Mauro

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