Abstract
Per il quarto anno consecutivo – nonostante tutto – è giunto a conclusione Musica Senza un Senso, evento che si pone fra la musica e la disabilità; esso è il frutto di una collaborazione sinergica fra molte istituzioni appartenenti a quel mondo.
Per questa edizione, Il mio contributo si traduce in una riflessione che – fra chiacchiere, citazioni letterarie e note – analizza il rapporto stabilito dalla musica con il sofisticato mondo della sensorialità.

Per il quarto anno consecutivo – nonostante tutto – è giunto a conclusione Musica Senza un Senso: evento promosso dall’istituto A. Vivaldi di Monfalcone, organizzato e curato dalla maestra Gigliola Maturo, la quale – assieme a me – oramai sei anni fa contribuì alla costruzione di questo contenitore di idee.
Lunedì 25 novembre 2019, presso il Teatro Comunale di Monfalcone, si è alzato il sipario sulla quarta edizione di Musica Senza un Senso.
L’apertura di questa difficile stagione è stata affidata all’orchestra dell’Opera Giocosa del Friuli Venezia Giulia diretta dal maestro Severino Zannerini che ha accompagnato, fra l’altro, il pianista Luigi Mariani in un repertorio dedicato a Mozart.

La mia partecipazione – come oramai accade dal 2016 – si sarebbe dovuta concretizzare all’interno di due appuntamenti musicali e nella realizzazione della giornata conclusiva, che avrebbe dovuto svolgersi sabato 14 marzo 2020.
A causa della road map imposta dal Coronavirus, ho potuto solamente proporre per questa edizione uno dei miei progetti più significativi; il 30 novembre 2019, infatti, a Doberdò del lago con il Lorena Favot Quartet abbiamo tenuto un concerto molto vissuto e partecipato.
Il 5 marzo 2020 avrei dovuto riunire a Nova Gorica la
Bus Horn Band
nella formazione originaria; per ovvie ragioni di carattere sanitario, ciò, purtroppo, non è stato possibile.

Il convegno che si sarebbe dovuto svolgere sabato 14 marzo, si è trasformato in una diaspora di interventi costruiti a distanza e in modalità di contributi multimediali.
Il mio apporto si traduce in una riflessione che – fra chiacchiere, contributi letterari e note – analizza il rapporto stabilito dalla musica con il sofisticato mondo della sensorialità.
Il documento, realizzato e montato da
Luca D’Agostino
/Phocus Agency ©,
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Una risposta su “Musica oltre i sensi video”
Mi scuso con i puristi, con i filologi e con gli appassionati. A causa di un’imperdonabile distrazione, nell’esecuzione della variazione Goldberg n. 11 registrata in questo video ho suonato un Do# (diesis) che non esiste in partitura.
Sono profondamente mortificato e “diesolato”.