
Di jerbas e di suns”: spettacolo, in forma di teatro-canzone, musica e parole per una Spoon River carnica.
Il progetto, ideato da Annalisa Comuzzi e Francesca Valente, ripropone le canzoni del secondo album del gruppo Povolâr Ensemble, “Cjamp dai pierdûz amôrs”, datato 1983, nella rilettura del compositore e pianista Mauro Costantini, accompagnato da un affiatato collettivo di musicisti.
- Federico Luciani – percussioni
- Mirko Cisilino – tromba
- Emanuel Donadelli – batteria
- Massimiliano D’Osualdo – fisarmonica
- Simone Serafini – contrabbasso
- Maria Fernanda Pardini – canto
- Flaviano Miani – canto e clarinetto basso
Ad intrecciare sulla scena musica e narrazione, le voci di Riccardo Maranzana e di Francesca Casaccia, che conducono gli spettatori a scoprire i motivi ispiratori, i rimandi letterari, i materiali e le fonti a cui Giorgio Ferigo aveva fatto riferimento per ideare la sua delicata ed intensa Spoon River cjargnela.

Lo spettacolo è andato in scena per la prima volta nel Dicembre del 2012 al teatro Palamostre di Udine e, nel corso degli anni, alla prima, sono seguite svariate repliche per lo più nell’area circoscritta della regione Friuli Venezia Giulia.
Si ricordano le rappresentazioni avvenute a Tolmezzo, Cervignano, Comelians, Villacaccia di Lestizza ecc.
Nel novembre 2015, presso la Fondazione Bon di Colugna, Tavagnacco (UD) è stato registrato un concerto pubblicato nella primavera 2016 all’interno di un cofanetto contenente un volume e un audiovisivo documentale.
La presentazione del cofanetto è avvenuta il 16 Maggio 2016 all’interno di un recital tenutosi presso il teatro, affollatissimo per l’occasione, Giovanni da Udine.
L’audiovisivo è stato proiettato in anteprima il 4 Giugno 2016 presso la Sala Comunale l’Alpina di Comeglians. (ndr)

Il documentario che si avvale della regia di Paolo Comuzzi, mette insieme materiali del passato e del presente.
Il video è diviso in due parti. La prima, Di jerbas e di suns, racconta la Carnia di Giorgio Ferigo:
luoghi che hanno ispirato alcune delle sue storie in musica, soprattutto per il disco Il Cjamp dai pierduz amôrs. Sono immagini di oggi e di un tempo e frammenti dello spettacolo inframezzati a brani del
Povolâr Ensemble.
La seconda parte “I disìn ch’a è la stela polâr”, raccoglie memorie di compagni che con lui, in quegli stessi anni, provavano a dar vita a circoli culturali, riviste, mostre fotografiche per una Carnia fuori dai luoghi comuni, ma fiera della propria storia e della propria identità.
Annalisa Comuzzi & Francesca Valente
Ringrazio l’amica Stefania Della Pietra per avermi inviato la foto del vinile “Cjamp dai pierdûz amôrs” il quale, a distanza di più di trent’anni dalla pubblicazione, non è stato ancora rimosso dal cellophane che, ancor oggi, ne custodisce la rarità e il valore.
Al momento non sono in possesso di informazioni relative agli altri scatti pubblicati in questa pagina. (ndr)
Ulteriori contenuti
Di jerbas e di suns: ascolta e guarda il Trayler
Avvertenza:
Se per navigare all'interno di queste pagine ti avvali di tecnologia di tipo assistivo quale, ad esempio, uno screen reader, ricorda che alcuni collegamenti richiamati dai controlli sottostanti potrebbero talvolta aprirsi in nuove finestre.
Ad ogni buon conto, se dovessi riscontrare delle anomalie nel funzionamento di collegamenti o altro, non esitare a comunicarmelo accedendo alla pagina dei contatti, richiamabile dal menù "Principale" posizionato all'inizio di ogni pagina, o utilizzando una delle voci presenti nel menù "Link ai social", facilmente individuabile sotto al menù "Principale" se accedi in modalità desktop, nel piè di pagina se accedi da dispositivo mobile.