
Il progetto Organ Madness è un collettivo che nasce nel 1997 e il cui nucleo originario era composto da me, dal sassofonista Daniele D’Agaro e dal batterista U. T. Gandhi.
Allo sviluppo di questa idea hanno partecipato nel corso degli anni e collaborano tutt’ora, in maniera più o meno stabile, artisti di rilievo nazionale ed internazionale.
Il progetto è incentrato sulle sonorità dell’organo Hammond, con espliciti e chiari riferimenti alle atmosfere delle formazioni analoghe presenti sulla scena musicale intorno agli anni cinquanta e sessanta.
Questa formazione, in molte occasioni, si è configurata come una specie di nucleo vitale al quale si sono aggiunti ospiti di grandissimo prestigio.

In questo contesto, è stata affrontata un’enorme quantità di materiale musicale, frutto delle tante ore che abbiamo trascorso dinanzi al riproduttore di musicassette e al lettore CD, muniti di fogli pentagrammati, di gomma e lapis e di orecchie pronte ad immergersi rispettosamente negli autori trattati di volta in volta.
Il repertorio proposto nei vari appuntamenti che, oramai da vent’anni, sistematicamente abbiamo con il nostro pubblico attinge a quelli che, unanimemente, sono considerati i grandi maestri;
Tadd Dameron, Duke Ellington e Thelonius Monk rappresentano solamente una parte della ricerca da noi sviluppata in questo ambito.
Un’altra parte del lavoro che puntualmente viene proposta si rifà invece a maestri meno presenti nelle performance dei jazzisti, almeno qui in Italia.
Infatti spesso si possono ascoltare, fra gli altri, brani di autori quali Lee Morgan, Lucky Thompson, Dodo Marmarosa, da noi pazientemente studiati e amati fino da quando questo ensamble è operante sulla scena nazionale ed internazionale.

L’incisione del lavoro “Soul Touch”, da me firmata nell’anno 2006, ha di fatto determinato un profondo mutamento anche nella scelta del repertorio dell'”Organ Madness”, poiché, da quel momento in avanti, ai brani tradizionali sono state affiancate sempre con maggior frequenza composizioni originali.
Attualmente, oltre a me, i musicisti che si esprimono in questo contesto sono il sassofonista Daniele D’Agaro , il chitarrista Denis Biason ed il batterista Alessandro Mansutti.
Una curiosità che caratterizza questa formazione e che desidero evidenziare sta nel fatto che, nonostante siano trascorsi oltre vent’anni dalla sua costituzione, non esista ad oggi ancora nessuna registrazione ufficiale la quale ne documenti il percorso compiuto e ne certifichi il punto di approdo.
Le foto contenute in questa pagina sono state scattate dall’amico Luca D’Agostino .
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Mauro Costantini
Riferimenti
- Consulta l’articolo Fra musica e scienza
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