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Colazione da Misco

Abstract

Colazione da Misco è il luogo dove si intrecciano il racconto di un lungo viaggio, la storia di una bellissima amicizia e la sintesi di un decennio di pensieri, fissati in idee fatte di musica.

Sommario

  1. Premessa
  2. Genesi
  3. Note compositive
  4. Ringraziamenti
  5. Riferimenti

Premessa

Testata di Zidane a Marco Materazzi

Scrivo questo articolo in occasione della recente uscita di un nuovo lavoro pubblicato, dopo dodici anni, a mio nome.

Nel 2006, a titolo di cronaca, l’Ulivo di Romano Prodi governava la nazione e l’Italia calcistica vinceva i campionati mondiali a Berlino, esattamente il 9 di Luglio; poco più di due mesi dopo quell’evento, usciva per Artesuono il primo album che mi vedeva impegnato nei ruoli di compositore e di leader di una formazione musicale: Soul touch.

Nel 2018 l’Italia calcistica ai mondiali non si è neppure presentata e non si può dire che abbia brillato di luce propria neanche a quelli precedenti; l’Ulivo di Romano Prodi, sconfitto ai “campionati nazionali” dell’Aprile 2008, neppure provò a mostrarsi in occasione delle competizioni successive.
Il panorama politico, socioculturale e sportivo, nazionale ed internazionale, è profondamente mutato più e più volte nell’arco di questo decennio; la musica e l’arte in genere, al contrario, nonostante le difficoltà e la fatica, rimangono fedeli a se stesse, arricchendosi sempre più di nuove esperienze, di inaspettate contaminazioni e di folgoranti ispirazioni.

Senza voler apparire troppo presuntuoso di fronte a chi mi legge, nutro dentro di me la segreta speranza di poter contribuire, con le idee presenti nel mio nuovo lavoro, a gettare un po’ di luce su questo momento storico così confuso, popolato da troppe ombre, preda di un’inspiegabile collettiva aggressività, caratterizzato, a tutti i livelli sociali e culturali, da un’insensata e gratuita violenza.

Genesi

Foto del ponte di Mitrovica presidiato dai Carabinieri

Bus Horn Volume 1 ha origine nell’estate 2016, in occasione di un indimenticabile viaggio a Mitrovica, nel Kosovo.

Lì, incontrai per la prima volta Miodrag Radovic, Misco, che aveva invitato Piero Cozzi a suonare in quella regione; Piero, a sua volta, invitò Federico Luciani e me.

Trascorremmo delle giornate bellissime piene di profonda umanità, affetto, semplicità e voglia di vivere nonostante tutto.

Arrivammo a Mitrovica la sera del 29 Giugno, dopo dodici ore di macchina, e fummo accolti dalla famiglia di Miodrag con un’inconsueta carica di affetto e un’improbabile quantità di cibo, che rappresentò una costante nei giorni successivi.

Foto di una tavola imbandita scattata a casa di Miodrag

L’idea del disco mi folgorò esattamente la mattina seguente quando, dopo una colazione decisamente fuori dagli schemi, provammo i miei brani con Misco.
Dopo il primo brano, “The castle of crossed destinies”, dissi a Piero che, se avessimo registrato un album, avrei desiderato avere Misco alla batteria.

alla metà del mese di Marzo del 2017, Misco arrivò a Udine e, con Luca Calabrese alla tromba, finalmente incidemmo i dieci brani che compongono Bus Horn Volume 1 .

Note compositive

Foto del retro copertina dell'album

Per realizzare questo lavoro ho semplicemente aperto il cassetto virtuale che, da molti anni oramai, custodisce le mie idee e da esso ho scelto alcune pagine le quali, alla luce di questa produzione, possono essere raggruppate all’interno di quattro argomenti che determinano l’identità delle singole composizioni.

Il primo gruppo è costituito da tre brani che rendono omaggio a riferimenti letterari a me particolarmente cari.

Una seconda serie di composizioni fissa semplicemente delle istantanee di carattere emozionale; esse, senza nessuna intenzione precostituita, sono state collocate al centro del lavoro, quasi definissero un unico momento di raccoglimento e di riflessione.

  • Sweet revelations – traccia 6 – ha per me il valore di una sacra e notturna meditazione.
  • Stuck here – traccia 7 – ritrae un mio particolare momento di profondo disagio artistico, poiché in quel frangente mi sentivo incastrato in modelli compositivi “old style” dai quali non ero in grado di svincolarmi.
  • Empty hours – traccia 8 – coglie un momento di vuoto non tanto di natura emotiva, quanto di carattere pratico ed organizzativo; questo brano, infatti, è stato concepito come alternativa ai tempi morti lasciati dalle lezioni di musica che non potevo impartire a causa delle improvvise defezioni da parte degli studenti.

Un terzo filone di brani che compongono questo lavoro ha una valenza di tipo tangibile, poiché si appoggia a concetti puramente oggettuali e concreti.

  • Bus horn – traccia 2 – è costruito intorno alla cellula melodica Fa La, inequivocabile segnale prodotto dalle trombe delle corriere.
  • “Traffic light gone haywire” – traccia 3 – è stato ideato in un momento di panico provocato dal trovarmi al centro di un semaforo, prossimo al luogo dove svolgo il mio lavoro, in completa avaria.
  • “Hot chocolate” – traccia 5 – è un brano definito perfettamente dal titolo poiché, in un freddo pomeriggio d’inverno, cosa può esserci di meglio di una cioccolata bollente?

After we’ve gone (Dopo di noi) – traccia 10 – non ha nessuna relazione con le categorie appena definite; Questo brano, infatti, rappresenta la mia ribellione e manifesta con un muto urlo di dolore la mia assoluta impotenza di fronte alla sofferenza di Rosanna e Oscar, amici molto cari ai quali la composizione è dedicata.
Essi, come molte altre famiglie, soffrono la latitanza delle istituzioni e temono il momento nel quale non potranno più esserci a dare sostegno ai propri figli, che vivono il dramma dell’autismo.

Ringraziamenti

foto della copertina dell'album

Si ringraziano:

  • Piero Cozzi – per aver riposto fiducia in questo progetto al punto di diventarne il produttore.
  • Maurizio Franco – per aver accettato, senza esitazione alcuna, di recensire questo lavoro.
  • Mary Consonni & Francesca Novajra – per il costante lavoro di ricerca, di verifica e traduzione che da anni svolgono al fine di dare un senso alle mie idee all’interno di una lingua che non mi appartiene.
  • Jef Dell’Aquila – per la realizzazione grafica della copertina di questo disco.
  • Flaviano Miani – per la fotografia
  • Francesca e Toni da Aquileia – per il supporto morale, logistico e alimentare che, all’interno della loro accogliente casa, da sempre ci offrono.
  • L’autoscuola Matiussi – per aver gentilmente messo a disposizione un pullman destinato alla scuola guida, affinché potessimo realizzare alcune delle foto presenti all’interno del libretto.

Tutte queste persone hanno messo a nostra disposizione le loro competenze e la loro alta professionalità a titolo assolutamente gratuito: Grazie!

Le immagini utilizzate in questa pagina provengono dalla libreria di Google, dalla matita di Jef Dell’Aquila , dalla macchina fotografica di Flaviano Miani e dallo smartphone di Federico Luciani.

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Riferimenti

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